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Cinema e guerra

Editoriale

Dialogare con l’Inconscio: le guerre e l’Ombra

Barbara Massimilla e Adelia Lucattini

Giunta al 51° numero Eidos cambia veste editoriale e diventa una rivista on line consultabile gratuitamente in rete. Per chi ancora volesse sfogliare la stampa cartacea la potrà acquistare su Amazon. Dopo venti anni di pubblicazioni ininterrotte ci è sembrato un passo necessario e in qualche modo innovativo.

Grazie di cuore a tutti gli affezionati lettori che ci hanno seguito in questo ventennio! Pensiamo di fare una scelta importante offrendo la doppia opzione dell’online e del cartaceo nell’ottica di una maggior diffusione di Eidos attraverso la rete.

Eidos rimane rigorosamente una rivista monotematica, ci sentiamo di dedicare il primo numero della nuova serie al tema doloroso della guerra che da oltre un anno ci coinvolge tutti.

 

Hostiles di Scott Cooper, 2017

Hostiles di Scott Cooper, 2017

 

Sentiamo urgente e necessario che la psicoanalisi si pronunci sulla violenza della guerra, sui traumi irreparabili che provoca. Analizzando le condizioni che portano alle guerre, l’irruzione di un conflitto bellico tra nazioni o a causa di genocidi, qualunque sia la motivazione che lo ha scatenato, esprime sempre un attentato all’etica dell’esistenza. Assistere all’esplosione della distruttività in quella che dovrebbe essere la culla delle culture più “avanzate” del mondo, nel cuore della vecchia Europa, è una ferita inaccettabile per coloro che coltivano il rispetto sacro per ogni vita umana.

“Si ascolti la voce della Natura che ci parla dall’inconscio: ciascuno sarà allora così impegnato con sé stesso, che dovrà rinunciare alla pretesa di modificare il mondo” (C. G. Jung Op., Civiltà in transizione. Il periodo fra le due guerre, Vol. 10*, p. 27).

Un monito di Jung diretto ai suoi contemporanei in seguito alla fine della guerra del 1918, un invito a considerare che qualsiasi fenomeno universale, compresi quelli più catastrofici, dipendono anche dal singolo individuo. Ciascun uomo ha una precisa responsabilità nei confronti dell’altro e del pianeta, gli strumenti intrapsichici per affrontare il male e non agire la distruttività sono presenti in ogni essere umano e si esprimono nella sapienza di ascoltare la ‘natura’, l’energia originaria che ha le sue ramificate radici nell’inconscio. La mentalità razionalista affinata nel corso dei secoli ha affidato scelte cruciali ad organismi legislativi nazionali e internazionali, verticalizzando il potere, delegando a pochi il funzionamento politico e sociale delle nazioni. Così recita il suo scritto elaborato nel periodo di transizione tra le due guerre. La questione del rapporto tra coscienza e inconscio, le dinamiche complesse che sottendono i corsi e ricorsi della storia, il costituirsi della propria visione del mondo, e tutti quegli aspetti che riguardano la ricaduta dell’inconscio sulla realtà esterna, sono da sempre soggetti ad opacizzarsi, la mente umana non riesce ad interpretarne in tempo reale la complessità; la funzione riflessiva che incessantemente dovrebbe costruire relazioni di senso tra il vivere comune, tra la nuda vita e la sua radice interiore, risulta per sua natura fragile e discontinua. In realtà nulla sarebbe un problema che riguarda esclusivamente il singolo, siamo immersi in una rete di connessioni sempre più articolate e invisibili, ma al tempo stesso dialogare con l’inconscio, con l’Ombra e il suo infinito potenziale energetico, è una misura di sicurezza per poter garantire un futuro più stabile all’umanità.

Tutta la bellezza e il dolore di Laura Poitras, 2023

 

Per spezzare quel potenziale distruttivo e la volontà di potenza che coesistono con le componenti creative e generative dell’inconscio: l’ascolto, il confronto e il dialogo con la nostra coscienza – alla luce della Storia – non sono eludibili, sono necessari. Solo ascoltando la voce della natura che è fuori e dentro di noi ascolteremo l’inconscio che vive e crea ininterrottamente sia nella psiche individuale sia nelle viscere dell’anima mundi. Sapremo rispettarne la potenza e canalizzare l’energia che racchiude la sua voce. L’esercizio della psicoanalisi è in fondo una pratica artigianale che giorno dopo giorno plasma l’unità psiche-corpo a mantenere vivo questo incessante dialogo con l’Inconscio e l’Ombra.

 

Schindler's List di Steven Spielberg, 1994

 

“Se vogliamo comprendere la natura dell’inconscio non dobbiamo occuparci solo del presente, ma di tutta la storia spirituale dell’umanità” (Ibidem, p. 27).

Quali parole risuonano più vere: abbracciare con lo sguardo la storia spirituale dell’umanità, in questi tempi in cui il mondo continua a vivere con il fiato sospeso per l’atroce invasione dell’Ucraina, per una guerra che sta uccidendo vittime innocenti a causa di un oligarca autoritario dai contorni dittatoriali e dal cui profilo biografico si deduce come non abbia probabilmente mai esplorato gli abissi del proprio inconscio, gli aspetti Ombra sommersi nella sua psiche.

Mare Fuori di Carmine Elia, Milena Cocozza, Ivan Silvestrini

Il male è ineludibile ma ogni uomo può nutrire la sua visione del mondo riconoscendo in sé stesso le radici del male, arginandolo in sé con umiltà e rigore, responsabilità e rispetto per coltivare ogni giorno il seme di vita, custodito nella sua umana natura. L’insegnamento della storia, dell’antropologia, della psicoanalisi, della filosofia, di ogni ramo della cultura, delle scienze umane e dell’arte non fanno altro che ricordarlo (Rivista di Psicologia Analitica, Umana Natura, a cura di Barbara Massimilla e Clementina Pavoni, maggio 2022).

 

 

Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, 2022

 

 

 

 

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